PataAsemica per il festival Alingue e Apostrofi

Francesco Aprile, L’immaginazione. Scritture sbagliate, 2016

Alingue e apostrofi: videoarte

Alingue e Apostrofi, 8-9-10 settembre 2023 – mostra: 20 autori asemici

Comunicato completo qui: https://faprile.wordpress.com/2023/08/14/alingue-e-apostrofi-8-9-10-settembre-2023-stecca3-milano/

Esposizioni:
– 20 autori asemici: opere su invito personale del curatore Giuseppe Calandriello.

invito ASEMICO Alingue e Apostrofi di Giuseppe CALANDRIELLO
Francesco APRILE, “L’immaginazione. Scritture sbagliate”, 2016

Alingue e Apostrofi, 8-9-10 settembre 2023 STECCA3 MILANO

COMUNICATO STAMPA Alingue e Apostrofi, 8-9-10 settembre 2023 STECCA3 MILANO.pages

Il 2023 è l’anno in cui si termina il 150mo anniversario della nascita di Alfred Jarry, poeta e drammaturgo francese, enunciatore della ’Patafisica, e il ventesimo anniversario della morte di Enrico Baj, artista milanese, fondatore dell’Institutum Patafisicum Mediolanense e curatore, assieme a Brunella Eruli e Vincenzo Accame, della prima e unica mostra sulla ‘Patafisica tenuta a Palazzo Reale di Milano esattamente 40 anni fa.

Ma cos’è la ’Patafisica?
Alfred Jarry la definì come: “scienza delle soluzioni immaginarie, che accorda simbolicamente ai lineamenti le proprietà degli oggetti descritti per la loro virtualità” e fa dire ad uno dei suoi personaggi più celebri, Padre Ubu: “La Patafisica è una scienza che abbiamo inventato, perché se ne sentiva generalmente il bisogno”.
Nel romanzo neo-scientifico “Gesta e opinioni del Dottor Faustroll” vengono esposti i principi e le finalità della ‘Patafisica, detta anche scienza del particolare, perché si occupa delle leggi che reggono le eccezioni con le quali Jarry dimostra come sia sciocco decifrare un fenomeno in modo univoco quando ne esistono infinite interpretazioni.
Dice il Dottor Faustroll: “la ‘Patafisica studierà le leggi che reggono le eccezioni e spiegherà l’universo supplementare a questo; descriverà un universo che si può vedere e che forse si deve vedere al posto del tradizionale”. In questo senso l’universo patafisico è da intendersi come superamento di quello metafisico: non esiste un modo univoco di decifrare un fenomeno, bensì infinite interpretazioni dette epifenomeni.

Del resto anche Albert Einstein ha scritto: “Quello che è più incomprensibile è che ci sia ancora qualche cosa di comprensibile”. Questa affermazione è la prova scientifica della rivolta della realtà a se stessa proprio attraverso i metodi dell’indagine scientifica.
Il collegio francese sottolinea: “Non ci si inganni: non si tratta, come credono quegli svampiti che prendono Jarry per un satirico, di denunciare le attività umane e la realtà cosmica; non si tratta di ostentare un pessimismo beffardo e un nichilismo al vetriolo. Al contrario, si tratta di scoprire l’armonia perfetta”.

La ‘Patafisica in Italia.

Nel 1963 Enrico Baj fonda insieme a Lucio Fontana, Virgilio Dagnino, Raymond Queneau, Arturo Schwarz, Man Ray e altri, L’Institutum Patafisicum Mediolanense, con il Rettorato dell’aeropittore futurista Farfa. Si susseguirono il Turin Institute of Pataphysics (1979) che vide Ugo Nespolo quale Protoprovveditore, l’Institutum Patafisicum Parthenopeium, aperto a Napoli, il Collage de ‘Pataphysique (1989), fondato da Tania Sofia Lorandi, l’Istituto dei Ventilati Patafisici Benacensi e l’Istituto Patafisico Vitellianense (1994), retto da Afro Somenzari e fondato in collaborazione con Enrico Baj e Ugo Nespolo.

Nel 1983 Enrico Baj, Brunella Eruli e Vincenzo Accame organizzano una grande mostra intitolata ‘Jarry e la ‘Patafisica’ presso Palazzo Reale a Milano.
Quaranta anni dopo è tempo di fare un bilancio e compiere un viaggio di ritorno simbolico: una procedura che ripercorrerà il viaggio della Patafisica italiana da Milano a Milano.

150 anni + 1 dell’Era Patafisica.
100 anni dalla nascita di Italo Calvino.
90 anni dalla nascita di Vincenzo Accame.
60 anni dalla fondazione dell’I.P.M.
60 dalla nomina di Farfa patafisico e dei primi
Reggenti italiani (Baj, Vicari, Sinisgalli).
40 anni dalla patamostra a Palazzo Reale.
20 anni dall’Occultazione dell’Imperatore Analogico Baj. Anno 2023: la ‘Patafisica da Milano torna a Milano.

Sotto l’egida dell’Istituto di Patafisica Vitellianense (I.P.V.) e il Turin Institute of Pataphysics (T.I.P.) l’evento Alingue e Apostrofi intende rimanere nella storia invitando oltre agli istituti patafisici italiani e stranieri anche i numerosi gruppi formali ed informali di artisti e intellettuali dediti alla produzione di opere considerate fuori dagli schemi e dalla linearità dell’arte ufficiale, tutti presenti alla rassegna.


Per esempio l’OpLePo (Opificio di Letteratura Potenziale) opera nel campo della sperimentazione linguistica giocosa applicata alla prosa e alla poesia italiana.
Fondato nel 1985, l’OpLePo ha gli stessi intenti dell’omologo e più anziano gruppo francese OuLiPo (di cui Italo Calvino ha fatto parte e che quest’anno avrebbe compiuto 100 anni) e ha mantenuto costanti attività di pubblicazione delle proprie produzioni letterarie e di partecipazione a letture e manifestazioni letterarie anche in ambito accademico.

Ma avremo in mostra anche scrittori che non usano le parole per creare le loro opere: sono gli Asemici che demoliscono ogni vaga ipotesi di struttura semantica sfruttando la libertà, quella vera, illimitata e personale, che permette di fare acrobazie, improvvisazioni e cambiare, per esempio, il concetto di scrittura, eliminandone ogni senso e privandola di qualsivoglia significato.

Da qui le Alingue e gli Apostrofi che danno il titolo alla nostra rassegna, parole che intendono portare a conoscenza nuove lingue nate dalla distruzione cosciente di quelle precedenti e in attesa di subire lo stesso destino come in una Babele perpetua animata dal motto jarryano: “non avremo distrutto tutto finché non distruggeremo anche le rovine”.

Un evento lungo un intero week-end: da venerdì 8 a domenica 10 settembre 2023.

In questo straordinario anno nel quale si incrociano cosi tanti anniversari, vogliamo celebrare la creatività dei numerosi artisti e intellettuali italiani e stranieri attraverso loro scritti, illustrazioni, sculture, musica, pubblicazioni, performance, musica, amicizia.
La mostra sarà composta da un percorso storico grazie al contributo di numerosi archivi italiani, una parte di ‘Patafisica e una parte di Scrittura Asemica con autori correlati.

Esposizioni:
– 20 autori asemici: opere su invito personale del curatore Giuseppe Calandriello.
– 20 autori patafisici: opere su invito personale dei curatori Scheggi/Garofalo.
– 10 autori tra ‘Patafisica e Asemica.
– Terza serie delle Edizioni S.com.Poste.
– Samantha Vichi e Paolo Cabrini, Pratiche dello Yajè. Manifesti xilotipografici a tema.
– Clinamen-19 raccolta di opere patafisiche create durante il Covid-19.
– Sanremo Patafisica: mail-art in omaggio a Farfa e situazionisti liguri.
– Andrea Rauch, I dialoghi di Padre e Madre Ubu e Ubu Corona.
– Omaggio a Mario Persico ed Enrico Baj: Giacomo Faiella, Ur5o ed Eugenio Lucrezi.
– Archivio personale di Massimo Schuster.
– Archivio dell’Istituto di Patafisica Vitellianense.
– Raccolta Patapart dell’Institutum Patafisicum Partenopeo.
– Ubu e altri interventi dell’Istituto Patafisico Romanense.
– Archivio de il Caffè.
– Pubblicazioni delle Edizioni Piger.
– Pubblicazioni di Berlinghiero Buonarroti.
– Pubblicazioni Edizioni del Collage de Pataphysique.
– Red Sphinx edizioni e Atlas Press, London/Berlin.
– La Macchina poetica di Enrico Caruso.
– dal 10 al 16 settembre presso la Galleria NUAGES (via del lauro, 10 – Milano) I racconti del Padre e la Madre e altri Ubu esposti ad Alingue e Apostrofi.

Letture:
– Massimo Schuster legge Colui che mi fa giocare di Enrico Baj e poesie.
– E. Franzosini, Dio doveva una bella candela all’umanità: René Daumal, Patafisico.
– Stefano Tonietto: Sonetto in sillabazione neofìtica aretrògrada.
– A.Trasciatti: dai Libratti a Omino Trasciatti: un caso emblematico. Sì, ma di cosa?
– Paolo Albani presenta il libro su Antonio Delfini: Delfini Patafisico, Babbomorto ed.
– Tommaso Lisa con Paolo Pergola, Il carabo di Napoleone + omaggio a Mario Ruspoli.
– Angela Sanna presenta Lucio Fontana, dallo Spazio alla ‘Patafisica.
– Alberto Piancastelli, letture varie.
– Raffaele Aragona presenta Calvino: percorsi potenziali + Oplepo su U.Eco e I.Calvino.
– Paolo Pergola, letture oplepiane.
– Presentazione di Nuova Tèchne.
– Andrea G.G. Parasiliti, poesia oggettuale + musica a tema.
– Santa Caltabiano, Estrazioni del motto. Cen’è per tutti.
– Maria Sebregondi, letture oplepiane.
– Franco Brambilla, letture.
– Federico Sanguineti, letture.
– Ugo Nespolo, Vizi d’arte (ed. Skira).
– Luciano Caprile legge: Ricevimento al castello di Bardbaj di Italo Calvino.

Presentazioni editoriali in esclusiva:
– Antonio Castronuovo presenta Pata-Barba di Babbomorto Editore.
– Marco Maiocchi presenta la pubblicazione Ubu sulla collina e Ubu cornuto tradotto e illustrato da Andrea Rauch.
– Istituto Patafisico Romanense, comunicazione del Reggente: “Rivista derivata semestrale della Commissione Fumesteria Patafisica Assenziale”.
– Afro Somenzari presenta il Dizionario minimo della Letturatura minore italiana del Novecento, FUOCOfuochino editore.

Dialoghi con:

– Marco Maiocchi e Aldo Spinelli ricordano ‘Jarry e la Patafisica’, Palazzo Reale, 1983.

– Afro Somenzari presenta i Centenari (edizioni FUOCOfuochino).

– Sandro Montalto modera la seconda giornata e presenta l’ultimo numero di Cortocircuito. – Felice Accame: Perché accumulare il capitale patafisico e perché dissiparlo.

– Marco Maiocchi. CleanAmen, La forza generatirice dell’eccezione.

– Luigi Serafini, Pulcinella o Ubu?
– Linda Klieger Stillman: “Pataphysics comes to America”.

– Patapart. Giacomo Faiella e Luigi Urso omaggiano Mario Persico.

– Francesca Bergadano, omaggio a Farfa, aeropittore, con lettere inedite.

– Marco Maiocchi e Aldo Spinelli, omaggio potenziale a U.Eco e I.Calvino.

– Roberto Barbolini: un ricordo di Palazzo Reale, 1983, in dialogo con Giovanni Anceschi.

Il ruolo de “il Verri” nella propagazione della Scienza.

– Pier Paolo Cesarano, omaggio a Brunella Eruli.
– Massimo Somenzari e Luisa Pasetti, “Quatar doni in d’un bancòn”.
– Malcolm Green, tributo ad Alastair Brotchie (L.I.P.).


Archivi:
– Francesca Nepori, (Direttore Archivio di Stato di Massa).

– Gabriele Locatelli, (Cooperativa CAeB di Milano, interventi su Archivio Dagnino del Museo del Risorgimento di Milano e Archivio Alda Merini, Centro Manoscritti di Pavia).
– Giovanni Grazioli, (Biblioteca civica di Belluno, Archivio Beniamino Dal Fabbro).
– Duccio Dogheria e Mariarosa Mariech (Archivio del ‘900 del Mart di Rovereto, fondo Enrico Baj).
– Anna Busetto Vicari, (Archivio Giambattista Vicari, Archivio il Caffè ).

Teatro:
PRIMA NAZIONALE! UBU. I Dialoghi del Padre e della Madre drammaturgia e disegni di Andrea Rauch, con Guilherme Kirshheim e Marina Capezzone, regia Andrea Mancini, produzione Teatrino dei Fondi, La Conchiglia di Santiago.


Esoeditoria:
– Afro Somenzari (Istituto Patafisico Vitellianense, editore di FUOCOfuochino).
– Antonio Castronuovo, Babbomorto Editore.
– Alberto Casiraghy, Edizioni Pulcinoelefante.

– Daniele Ferroni, Edizioni La Lumacagolosa.

– Luciano Ragozzino: Il Ragazzo Innocuo, Duchamp, Satie e un taccuino a colori.
 – Edizioni Piger.

– Luigi Mascheroni, De Piante Editore.

– Andrea Carlo Pedrazzini, DBN Edizioni.
– Malcolm Green, Red Sphinx e Atlas Press, London/Berlin.

– Greetings dal Datario del Collegio Gorgo Patagaïe.


Video:

  • –  David Legrand, anteprima internazionale di “La visite du Bauhaus de Waimar par le Fantôme d’Oskar Schlemmer”.
  • –  Marie Losier e David Legrands, “Excesso chamalo”.
  • –  Giuseppe Calandriello, asemic movies.
  • –  Enrico Caruso, presentazione della macchina poetica.

Performance:

– I Santini Del Prete, Vada a Milano!
– Percussioni indiane e danza con Federico Sanesi e Nuria Sala Grau.
– Aldo Spoldi, racconto.
– Adriano Lanzi: Rito Elettrovocalico.
– Les Patafisichance (Il Thereminista Nudo & Il Pianista del Triangolo del Crack), concerto per theremin, pianoforte, sintetizzatori e magnetofoni.
– Installazione sonora: “Che lingua parla il Dott. Faustroll?” di Eugenio Lucrezi e Marco Vidino & Performance live: Rendez-vous vesuviano.
– Christian Brogi, Chi è il creativo, installazione cinetico-multimediale interattiva.
– Luciana Amadasi con Daniela Farina, “La Patafisica siamo voi”.
– Onan Tissot da Quaglia (BG), “Onan tiene in mano la Stecca da Physica”.
– Mixtape du Decervelage, PataDj set by Matteo Saltalamacchia.
– Ignazio Lago, performance musicale.


Dalle ore 18 di venerdì 8 settembre alle ore 18 di domenica 10 settembre lo spazio che ospiterà tutto questo sarà la STECCA 3 splendido centro polifunzionale all’interno del Parco BAM di Porta Nuova, via de Castillia, 26 a Milano (zona Isola Garibaldi).